19 Set 2024

Pulcino d’Argento a Gianluca Pagliuca

Quasi mezzo secolo di calcio, praticato sul campo o in panchina, diretto a livello arbitrale, vissuto come dirigente o raccontato sulla carta, in radio, in tv e via web _ racchiuso nel premio “Pulcino d’Argento” organizzato dal 1975 dalla Polisportiva Pulcini Misericordia Cascina e dal suo factotum Roberto Fiorentini che quest’anno si arricchisce con un nuovo e importante riconoscimento. Si tratta del primo premio nazionale “Lealtà nello sport” dedicato alla memoria di Gigi Simoni, il grande tecnico capace di conquistare con l’Inter di Ronaldo il primo trofeo dell’era Massimo Moratti, di vincere sette campionati di serie B (record assoluto di ogni epoca quasi impossibile da eguagliare) e soprattutto di lasciare nella sua professione, prima come calciatore e poi ancora di più come allenatore, lezioni di stile e valori fondamentali come l’onestà dichiarata e costantemente associata alla franchezza e alla sincerità in un mondo, e il calcio non fa eccezione perché è lo specchio della vita, pieno di falsità, ipocrisia e opportunismo. Così lunedì 2 settembre alle 21,30 in piazza della Chiesa a Cascina il primo vincitore del premio dedicato al tecnico gentiluomo sarà uno dei suoi allievi prediletti: l’ex portiere azzurro e nerazzurro, vincitore dello scudetto con la Sampdoria di Vialli e Mancini, Gianluca Pagliuca.

“Con Boskov è stato il tecnico che mi ha dato di più e con cui ho avuto un legame strettissimo –dice il grande portiere degli anni Ottanta-Novanta-. Una persona giusta ed equilibrata che esaltava il merito e sapeva gestire come pochi lo spogliatoio. Ricordo ancora la mia corsa pazza in auto da Bologna, dove mi trovavo dal barbiere, a Milano appena ricevuta la telefonata di Facchetti che mi annunciava la decisione di Moratti di esonerare Gigi. Dopo aver battuto il Real e la Salernitana trovavamo assurdo quel modo di procedere. Assieme ad altri compagni andammo in delegazione dal presidente cercando di farlo tornare sui suoi passi, ma non ci fu verso. Scoprimmo poi strada facendo che ci furono altri soggetti esterni a determinare quella situazione”.

A Fiorentini è parso doveroso inserire, nell’ambito del Pulcino d’Argento, un premio dedicato a un maestro di calcio come Gigi Simoni: “E’ stato l’unico allenatore ad aver vinto due campionati sulla panchina del Pisa e nei suoi 60 anni di attività a vari livelli ha sempre mostrato di possedere un atteggiamento corretto improntato sul rispetto verso arbitri, avversari e tifosi. Ne abbiamo parlato quest’estate alla moglie Monica che ha aderito con entusiasmo”. Un premio che si va ad aggiungere ad altri importanti a carattere nazionale (Gentleman, giunto quest’anno alla quarta edizione) e regionale (Fedeltà allo Sport, alla seconda). Quest’anno la quarantanovesima edizione del Pulcino d’Argento, una vita per lo sport, andrà al presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, mentre quello dedicato a una vita per il calcio all’arbitro di serie A Federico La Penna mentre il fischietto d’argento al debuttante direttore di gara in A, Davide Di Marco. Microfono d’argento (sport e giornalismo) alla memoria di Alfredo Provenzali per Marina Presello di Sky Sport e Katia Serra per Rai Sport mentre la 45esima edizione della Penna d’Argento, dedicata alla carta stampata, andrà a Stefano Agresti vice direttore della Gazzetta dello Sport. Per la stampa locale, trentaduesima edizione del premio Arnaldo Carpita, cronista di Cascina, ad Andrea Chiavacci de Il Tirreno e Michele Bufalino de La Nazione mentre il nono premio Fabio Fiorentini andrà al designatore Aia di Pisa, Luciano Giusti. Altri premi al calciatore del Pisa, Mattias Emilio Casarosa, a quello del Pontedera, Mattia Pretato mentre la quarta edizione del premio Franco Paternesi, va al tecnico del Follonica-Gavorrano ed ex calciatore in A con Torino, Catanzaro e Pisa, Marco Masi.

Tanti e illustri gli ospiti della serata: dall’arbitro emergente Giovanni Macca a Filippo Macchi, medaglia d’argento alle OIimpiadi, dal responsabile della comunicazione del Pisa, Riccardo Silvestri, al presidente regionale del Coni, Simone Cardullo sino all’ex calciatore del Pisa, Gaetano Masucci. “Una manifestazione, conclude Fiorentini, nata nel 1975 quando pensammo di omaggiare con un premio in argento, raffigurante un pulcino che è il simbolo del Cascina, un arbitro chiamato a dirigere una gara di finale del torneo locale, l’internazionale Luciano Giunti di Arezzo. Ma la Figc negò a Giunti di arbitrare una gara amatoriale e così il “Pulcino” venne riposto nella cassaforte della Misericordia di Cascina, anima dell’evento. L’anno dopo però il premio venne consegnato a Beppe Chiappella, allora allenatore dell’ Inter e da calciatore vincitore di uno scudetto con la Fiorentina. L’anno dopo, in occasione del terremoto in Friuli, la Misericordia di Cascina con l’iniziativa “un mattone per Gemona” legato alla ricostruzione invitò a ritirare il premio il friulano Tarcisio Burgnich, che ha vissuto in Toscana gran parte della sua esistenza”.

Una parata di stelle i nomi dei vincitori: da Ferruccio Valcareggi ad Arturo Silvestri, da Giancarlo De Sisti a Romano Fogli, da Giacinto Facchetti a Claudio Gentile, da Marcello Lippi a Beppe Bergomi a Giovanni Galli e Franco Baresi. E poi ancora Anconetani, Allodi, Nizzola, Abete, Balata, Altafini, Sonetti, Marchesi, Fascetti, Ulivieri, Cosmi sino ai più recenti Allegri, Silvio Baldini Spalletti, Mondonico, Cagni, Reja, Mazzarri, Sarri, Gattuso, Di Francesco sino ad Alberto Aquilani la stagione scorsa. Prestigiose anche le firme del giornalismo a ricevere l’ambito riconoscimento: Vinicio Saltini, Candido Cannavò, Italo Cucci, Adalberto Bartolotti, Gino Bacci, Vladimiro Caminiti, Marino Bartoletti, Alberto Cerruti, Ezio De Cesari, Matteo Marani, Mario Sconcerti, Piero Dardanello, Raffaello Paloscia, Franco Ligas, Domenico Morace, David Messina, Filippo Grassia, Toni Damascelli, Ivan Zazzeroni, Enzo Bucchioni, Roberto Beccantini, Darwin Pastorin, Xavier Jacobelli, Paolo Condò, Nicola Binda, Michele Plastino, Gianfranco Padovan e Luca Calamai.


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