26 Lug 2022

A Leonardo Simoni la Sfinge d’Oro del premio Fedeltà allo Sport 2022.

Di padre in figlio. Otto anni dopo la Sfinge d’oro – ambito riconoscimento del premio Fedeltà allo Sport giunto alla ventitreesima edizione e che nel corso del tempo ha portato a Lucca i miti dello sport di tutte le discipline – consegnata all’indimenticabile Gigi Simoni, il signore degli allenatori e uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio, la riceve il figlio del grande mister, Leonardo Simoni, 22 anni, osservatore dell’Inter per la prima squadra nel pool del responsabile Corrado Verdelli, ex calciatore della Beneamata con Trapattoni in panchina. La premiazione si è svolta il 6 giugno scorso nella splendida cornice dell’Hotel Country Club a Gragnano e tra i personaggi di spicco premiati c’erano Riccardo Ferri, bandiera dell’Inter e della Nazionale con il terzo posto a Italia 1990, un difensore rimasto nei cuori non solo nerazzurri, ma di tutti gli appassionati di calcio e che attualmente ricoprire il ruolo di Team Manager dell’Inter; il presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, da trent’anni alla guida del piccolo club toscano che non finisce mai di stupire e uno dei patron più competenti del calcio degli anni Duemila e poi ancora i due ex campioni del ciclismo mondiale: il due volte campione del mondo Gianni Bugno e El Diablo Claudio Chiappucci che ha segnato imprese memorabili come la vittoria al Sestriere dopo 200 chilometri di fuga al Tour del 1992. Un parterre de roi a cui si sono aggiunti altri campioni locali e nazionali oltre al patron della formazione ciclistica più longeva nel professionismo delle due ruote, Ivano Fanini.

Gigi Simoni era molto legato al premio e gli organizzatori dopo averlo conosciuto e premiato nel 2014 _ assieme tra gli altri a campioni del calibro di Josè Altafini, a Juan Alberto Juantorena e Jessica Rossi_ decisero di inserirlo nel comitato di presidenza come socio onorario. Per Leonardo Simoni, che sarà nel team degli osservatori guidato da Verdelli anche nella stagione 2022-23, ricevere il premio (il suo primo in carriera) è stata una sorpresa inattesa e molto gradita. Sul palco, al microfono del factotum Walter Nieri, e nel corso dell’intervista rilasciata a Tv Pistoia, il giovane osservatore nerazzurro ha ringraziato gli organizzatori dedicando il riconoscimento al suo grande papà e alla mamma, la giornalista Monica Fontani, che lo ha sempre incoraggiato e supportato. Educato, umile, sorridente, disponibile, Leonardo Simoni ha raccontato brevemente come funziona il suo lavoro: le lunghe trasferte in Europa (Germania, Inghilterra, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo), le corpose relazioni specie sui giocatori under 21 da inviare nel giro di 72 ore, il confronto con il capo scout e con gli altri osservatori. “Sarebbe fantastico poter ripercorrere anche in minima parte la carriera di mio padre che è rimasto un punto di riferimento per tanti addetti ai lavori e tanti tifosi. Io ci metterò il massimo impegno per poter dare delle soddisfazioni alla mia famiglia e a un club come l’Inter che mi ha accolto e a cui mio padre era particolarmente legato”.


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