09 Set 2020
La Lega di Serie B omaggia Gigi Simoni
La Lega di serie B non poteva trovare occasione migliore della presentazione pisana del calendario della stagione 2020-2021, avvenuta mercoledì 9 settembre, per rendere un doveroso tributo a Gigi Simoni, scomparso il 22 maggio scorso. Omaggio all’allenatore che ha il record, difficile da battere, di ben 7 promozioni dalla cadetteria alla massima serie (aggiungendo poi i successi in C2 con Carrarese e quello in C1 a Gubbio in veste di direttore tecnico e non dimenticando i quattro da giocatore). Il presidente Mauro Balata, che è sempre stato vicino al mister gentiluomo premiandolo due anni fa allo stadio Zini di Cremona con l’allenatore che in mezzo al campo ringraziò commosso la curva e i sostenitori grigiorossi che lo hanno eletto allenatore del secolo, ha consegnato una targa alla moglie mentre sul palco allestito in piazza dei Miracoli con sullo sfondo la celebre Torre pendente andavano le immagini di un video che ha ripercorso la carriera irripetibile di Simoni. «Gigi è qui con noi – sono state le parole di Monica Fontani, salita sul palco per ricevere il riconoscimento – perché nel ricordo riusciamo ad essere immortali. Sarebbe davvero orgoglioso di questo riconoscimento visto che del record di promozioni dalla B andava fiero. Un record difficile da battere, ma che deve essere un incitamento per tanti allenatori a credere nelle proprie possibilità. Un buon campionato a tutti – ha concluso la moglie dell’ex tecnico nerazzurro – nella speranza di vedere sempre bel calcio e magari, molto presto, il ritorno dei tifosi sugli spalti». «È un onore per noi premiare Gigi Simoni – le parole del presidente della Lega di B Mauro Balata – non solo come allenatore più vincente, ma anche come esempio di comportamento, di stile e di etica che spero possa sempre guidare il nostro comportamento». Ma se Simoni per l’Italia del calcio è stato il grande allenatore, il mister della Coppa Uefa dell’Inter del Fenomeno Ronaldo, il vincitore tra l’altro dell’ambito riconoscimento della Panchina d’Oro, per i pisani era ed è molto di più. Innanzitutto un concittadino visto che durante la sua prima esperienza nerazzurra decise di scegliere Pisa, lui di sangue emiliano nato a Crevalcore, come la sua città e dove oggi ancora vivono la moglie ed il figlio Leonardo. Poi, per i tifosi nerazzurri, l’artefice di due promozioni in serie A esaltanti nelle stagioni 1984-1985 e 1986-1987 che lo hanno fatto entrare nell’olimpo dei grandi personaggi che hanno calcato il prato verde dell’Arena Garibaldi. “L’allenatore del secolo”, come decretato dal popolo pisano in occasione della festa per i cento anni del glorioso Sporting Club. 76 le sue panchine alla guida del Pisa.