08 Mag 2019
Simoni Si Nasce presentato ad Acicastello
Serata di gala all’Inter Club Piero Scuderi di Acicastello (Catania) dove un pubblico attento e qualificato ha assistito in una sala conferenze riservata all’Hotel Sheraton alla presentazione del libro-biografia Simoni si Nasce. Erano le 19.45 quando Gigi Simoni, accompagnato dalla moglie Monica e da Luca Carmignani e Luca Tronchetti, due degli autori dell’opera, ha fatto il suo ingresso trionfale nel noto albergo della città siciliana. Da perfetto padrone di casa Francesco Scuderi, presidente del centro di coordinamento della Sicilia e super tifoso della Beneamata, ha tracciato un breve, ma intenso e significativo profilo del tecnico gentiluomo. Ricordando aneddoti ed elogiando lo stile e la signorilità che lo contraddistinguono e che ben si addicono ad un club prestigioso e di alti valori morali come l’Inter. Oltre al Club Scuderi di Acicastello con in testa Agata Di Luca erano presenti i club Belpasso, Catania Etna, Adrano, Santa Croce Camerina con il grande Peppino Salone, Ramacca rappresentato degnamente da Filippo Pesce e Ravanusa. Presente anche Simone Salines di Inter Dipendenza che ha rivolto al mister alcune domande legate sia alla querelle Adani-Allegri sia ai giovani calciatori che farebbero al caso della Beneamata. Simoni, dall’alto della sua grande esperienza, nella polemica tra l’ex calciatore e opinionista di Sky e l’ex tecnico della Juventus si è schierato dalla parte dell’allenatore: “Le critiche – ha detto Simoni – vanno bene e sono doverose. Ma non si deve mai invadere il terreno delle competenze. E Adani con un atteggiamento un po’ cattedratico non ha fatto un buon servizio alla sua categoria. Allegri ha sbagliato nella reazione, ma sul merito non posso dargli torto. Soltanto chi ha allenato a certi livelli può capire certi meccanismi che nascono in panchina. I giovani che mi piacerebbe vedere con la maglia dell’Inter? In difesa De Light, il centrale olandese dell’Ajax, dotato di grande personalità nonostante i vent’anni. Tra gli italiani mi piace tanto Federico Chiesa della Fiorentina. Io ho allenato il papà, Enrico Chiesa, che è stato un ottimo calciatore ed è arrivato giustamente alla maglia azzurra. Federico può crescere e migliorare ancora anche se deve rivedere un po’ quel suo carattere un po’ troppo esuberante specie quando viene a contatto con i difensori avversari”. Dopo un intervento di Luca Carmignani su calciopoli e sullo scudetto scippato all’Inter di Simoni con quel rigore non concesso su Ronaldo di cui ancora oggi si parla e un breve discorso di Luca Tronchetti sulla modernità di Gigi Simoni capace, lui sì per davvero, di lanciare giovani non ancora ventenni che daranno lustro alla nazionale come Bruno Conti, Sebino Nela, Alberto Gilardino e tanti altri che ancora oggi lo ringraziano, è toccato al mister gentiluomo prendere la parola per ringraziare di cuore il popolo nerazzurro e ricordare come, lui di fede granata ai tempi del Grande Torino, oggi è diventato interista doc. “Il vostro calore, la vostra amicizia, il vostro affetto, mi ripaga di quello scudetto che non ci fu concesso sul campo. L’esonero di Moratti? Avevo appena conquistato la panchina d’oro. Certo, lì per lì non lo presi bene. Ma poi con Moratti ci siamo subito chiariti: lui è una persona perbene che ha dato tanto all’Inter”. Al termine autografi sul libro e selfie in quantità industriale prima di consumare una cena a base di pesce e prodotti del luogo al ristorante Il Tortellino di Damiano Capuano. Una serata indimenticabile a cui il giorno successivo ha fatto seguito una visita ai luoghi del Verga e in modo particolare alla Casa del Nespolo che ha ispirato alcune delle più belle opere dello scrittore siciliano.