18 Ott 2018

Simoni si Nasce presentato a Barga

Simoni Si Nasce presentato a Barga

Simoni Si Nasce presentato a Barga

Venerdì 18 ottobre per Gigi Simoni è stato come rivivere l’inizio della sua carriera di allenatore. Un tuffo nel passato dei ricordi immerso nel verde di Barga, comune della Lucchesia in Media Valle del Serchio, che ha ospitato una delle tante presentazioni in giro per l’Italia del suo libro-biografia dal titolo “Simoni si nasce”. L’ex tecnico dell’Inter, primo a vincere un trofeo internazionale (Coppa Uefa) nell’era di Massimo Moratti, è legato a Barga e al suo territorio per una duplice ragione: per tre anni – dal 1976 al 1978 – quel luogo fu la sede della preparazione estiva del Genoa, la squadra in cui ha mosso i primi passi da tecnico e con cui ha giocato e allenato, in epoche diverse, per 12 stagioni. Un posto tranquillo, accogliente, discreto e con il clima giusto per affrontare le difficoltà di un ritiro. Come sede venne trovato l’albergo ristorante La Pergola gestito da Mauro Moscardini che negli anni diventerà un amico vero e sincero del mister di Crevalcore. Lui, assieme ad altri personaggi legati al volontariato del territorio e in particolare a Florio Biagioni e alla Polisportiva Val di Lago, ha voluto fortemente che Simoni presentasse il suo libro in quel luogo dove tutto è partito. Dicevamo della duplice la ragione. Il secondo motivo che lega Simoni a Barga, comune che lo ha insignito della cittadinanza onoraria, è la nascita nel 1999 del figlio Leonardo, dato alla luce dalla moglie Monica all’ospedale San Francesco diretto dal professor Arturo Viglione, un luminare dell’ostetricia. Un ragazzo intelligente e simpatico che somiglia all’ex trainer nerazzurro come una goccia d’acqua.

La giornata barghigiana inizia alle 16.30 mister Simoni, accompagnato dalla consorte Monica Fontani, giunge a Barga per il primo dei tre appuntamenti fissati: una visita guidata alla casa museo di Castelvecchio, frazione di Barga, del grande poeta Giovanni Pascoli. A fare da cicerone l’ex sindaco e professore universitario di storia, Umberto Sereni. Con lui anche l’ex calciatore Stefano Dianda, tra i pochi a vincere tre campionati (due di B con il Pisa e uno di C2 con la Carrarese) sotto la guida del gentleman della panchina, e i co-autori del volume, Luca Tronchetti e Luca Carmignani. Per Simoni, il primo personaggio del mondo dello sport a usufruirne, viene aperta Casa Pascoli sinora visitata privatamente da capi di Stato e di Governo come Giovanni Gronchi e Aldo Moro. Dal giardino alla cucina, dallo studio privato alla camera da letto, all’archivio dove sono raccolti con cura tutti i manoscritti dell’accademico e critico italiano, figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento sino alla tomba di famiglia dove riposa con l’amata sorella Mariù a cui si deve la maniacale conservazione di tutto il patrimonio pascoliano. Al termine della visita, protrattasi un’ora e mezzo (giusto il tempo di una partita di calcio), Simoni ha lasciato un ricordo scritto sul libro delle dediche a disposizione dei turisti. Alle 18,15 appuntamento nella sala consiliare del palazzo comunale di Barga con il sindaco Marco Bonini (interista doc) a fare gli onori di casa. Dopo aver mostrato una foto ritraente Massimo Moratti, ospite di Barga l’anno della vittoria del Triplete, è iniziata dagli scranni della giunta la conferenza-presentazione della biografia alla presenza, oltre del difensore Stefano Dianda, anche dell’ex calciatore Mirko Taccola che Simoni ha allenato a Napoli nel 2004 e del tecnico-interista Fabrizio Tazzioli, estimatore del gentleman della panchina ed ex allenatore di Cesena, Livorno, San Marino, Massese e Castelnuovo. Tanti gli aneddoti, le riflessioni e le curiosità nei novanta minuti di celebrazione di uno dei tecnici più amati del calcio italiano. Sono stati letti dagli autori brani di Moratti e Baglioni, il cantante amico di Simoni, tratti dal volume che ripercorre la vita di un allenatore che ha fatto dello stile e della professionalità la sua bandiera. Simpatico il siparietto tra Taccola e Simoni. L’ex difensore ha tessuto le lodi del suo vecchio mister ritenendolo tra le persone migliori conosciute nel corso della sua carriera. “Solo una volta sono rimasto male di una sua scelta. Coppa Italia, il Napoli giocava con il Pescara e la famiglia di mia moglie era venuta in tribuna per vedermi giocare. Ma il mister non mi mise in campo nemmeno un minuto”. E Simoni sorridente di rimando: “Mirko, se me lo dicevi ti avrei fatto giocare”. Una freddura che scatena l’applauso delle circa settanta persone giunte a palazzo comunale per assistere alla presentazione. Al termine il sindaco Bonini regala il gagliardetto di Barga a Simoni che, dopo la firma degli autografi, si ritrova assieme a un oltre un centinaio di appassionati, tra cui i componenti la squadra giovanile del Barga, al ristorante pizzeria “La Pergola” dove è stata organizzata una cena in onore del mister. Un amarcord tra foto ingiallite di quel Genoa di 40 anni fa e applausi scroscianti e sentiti per una persona molto vicina alla comunità barghigiana. E’ un Simoni sorridente e felice quello che dopo le 23.30 si congeda da Barga: “Un luogo del cuore dove ho trascorso momenti irripetibili tra gente che mi vuole ancora bene dopo tanti anni e che considero come persone di famiglia”.


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