Una partita nel nome di Gigi Simoni. E non poteva essere altrimenti la prima storica gara in serie A tra Pisa e Cremonese disputatasi all’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani tra nerazzurri e grigiorossi. Torre Pendente contro Torrazzo. Due cittadine capoluogo di provincia – 90mila abitanti quella toscana, oltre 70mila quella lombarda – che si sono scontrate spesso nel passato più o meno recente, ma in prevalenza in serie B e che si trovavano per la prima volta insieme nell’Olimpo del calcio italiano. A unire questi due mondi, apparentemente distanti e distinti, è stato il mister gentiluomo. L’unico capace di vincere sia a Pisa che a Cremona e a scaldare i cuori dei tifosi è stato lui: Gigi Simoni da Crevalcore, recordman di tutti i tempi delle promozioni in serie A. Per due volte – nel giro di 36 mesi – il presidente dei neroazzurri, l’indimenticato e istrionico Romeo Anconetani, chiama Simoni a guidare la sua creatura. Nel 1984-85 il Pisa di Simoni, con in campo due stranieri del calibro di Bergreen e Kieft e calciatori di grande prospettiva come Baldieri in attacco e Volpecina in difesa domina in lungo e in largo il campionato cadetto conquistando 44 punti con l’olandese Kieft che segna 15 gol. In A le strade di Simoni e il Pisa – che diventerà la sua seconda casa dove è rimasto a vivere con la moglie Monica e il figlio Leonardo per oltre 30 anni – si dividono. Ma nella stagione 1986-87, con i nerazzurri retrocessi sul campo, poi ripescata per la retrocessione a tavolino dell’Udinese e poi nuovamente rispedita tra i cadetti (a causa de la modifica della sanzione ai friulani che in Appello si prendono 8 punti di penalizzazione ma salvano la categoria) Anconetani richiama Gigi Simoni e gli chiede un vero miracolo: riportare in A il club. Schachner appena acquistato non può essere tesserato per la B, date le regole di quegli anni, e così arrivano tanti giovani di belle speranze (Cecconi) ed elementi in cerca di riscatto (Faccenda, Cuoghi, Sclosa Giovannelli). Nell’ultima giornata di campionato il Pisa si gioca la serie A. Deve vincere a Cremona per essere sicuro della promozione, ma i grigiorossi  – primi in classifica – non possono perdere e non sono sicuri neanche con il pareggio perché sono a 43 punti seguiti dai nerazzurri, dal Genoa e dal Pescara con 42 e poi da Cesena e Lecce con 41. E allo Zini avviene il miracolo: una doppietta di Piovanelli trascina il Pisa nell’Olimpo e getta nello sconforto la Cremonese che aveva già preparato la festa per la promozione e che sarà costretta ad andare agli spareggi perdendoli. Nella città lombarda quella beffa sarà ricordata a lungo sino a quando, nell’estate del 1992, Gigi Simoni sbarca proprio nella città del Torrazzo. Lo porta l’amico Erminio Favalli (insieme avevano giocato nella Juventus nel 1968) e con l’allora presidente Domenica Luzzara nasce un feeling speciale. Non solo la Cremonese centra subito la promozione, ma vince a Wembley contro il Derby County la Coppa anglo-italiana, ma grazie a Simoni per tre stagioni resterà in serie A: il periodo più lungo di permanenza nella massima serie per il club nato agli inizi del Novecento. Il legame tra Simoni e la Cremonese proseguirà anche nella seconda decade degli anni Duemila con il mister gentiluomo che verrà nominato prima responsabile dell’area tecnica e poi presidente onorario terminando nel 2016 la sua carriera nel calcio durata 60 anni. Non è un caso che una giuria popolare lo ha eletto allenatore grigiorosso del Secolo andato in archivio. Simoni è l’unico allenatore ad aver centrato due promozioni in A nella Storia del Pisa e quello con il maggior numero di presenze in A con la Cremonese.

Non poteva che essere lui il protagonista della sfida all’Arena Garibaldi – suggerimento dato alla Lega di A dal grande giornalista sportivo e amico di Simoni, Alberto Cerruti – con le due tifoserie in piedi ad applaudire e scandire il suo nome nel momento in cui la moglie Monica Fontani – la prima giornalista del quotidiano Il Tirreno ad occuparsi di calcio con passione e competenza – ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco circa un quarto d’ora prima dell’inizio del match. I dirigenti di Pisa e Cremonese le hanno fatto omaggio di una targa con su riportata la scritta “Gigi Simoni per sempre il nostro mister”. La cerimonia è stata ripresa dalle telecamere di Sky. Un pre partita emozionante e condiviso sugli spalti, in panchina dove sedevano due suoi allievi (Gilardino per i nerazzurri che Simoni fece debuttare in A a Piacenza e Nicola per i grigiorossi avuto alle sue dipendenze nell’esperienza in panchina con il Torino) e in campo sottolineato dalle parole belle e cariche d’affetto della giornalista Marina Presello. Una bella serata di sport che ha visto il Pisa – squadra che aveva maggiori esigenze di classifica – vincere di misura (1-0) la sua prima partita in A della stagione 2025-26. Ci piace pensare che da lassù Simoni abbia gradito e apprezzato sfoderando il suo inimitabile sorriso.

Gigi Simoni nell'immagine proiettata sul maxischermo durante Pisa-Cremonese
Gigi Simoni nell’immagine proiettata sul maxischermo durante Pisa-Cremonese

 

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