
Un Triplete forse inatteso che chiude la sua immensa carriera di allenatore. L’edizione 2024 del premio Gentleman-Gigi Simoni realizzato nell’ambito del Premio Fair Play ideato dal grande Gianfranco Fasan e che quest’anno è giunto all’edizione numero 30, è andata ancora una volta a Claudio Ranieri che con questo successo (terzo in quattro anni dall’istituzione del premio) legato alla salvezza del Cagliari nella stagione 2023-24 saluta la panchina dopo l’esperienza nella sua Roma _ portata in Conference League dopo essere subentrato a Juric a dicembre 2024 in un momento delicato per i giallorossi _ e avrà un posto importante nel club capitolino dietro la scrivania e alle dirette dipendenze della famiglia Friedkin proprietaria della società. Oltretutto, da regolamento, un allenatore non può ottenere più di tre volte questo riconoscimento legato al grande allenatore di Crevalcore che detiene il record di promozioni dalla serie B alla serie A (ben 7) e che ha lasciato un’impronta indelebile per lo stile, il garbo e l’equilibrio mostrato nella sua infinita carriera. A votare Ranieri sono stati gli allenatori delle 20 formazioni di serie A e degli altrettanti coach di serie B della stagione 2024-25. L’allenatore romano ha sbaragliato la concorrenza che vedeva come competitor Simone Inzaghi (Inter), Alberto Gilardino (Genoa), Davide Nicola (Empoli poi Cagliari), Marco Baroni (Verona poi Lazio) per la serie A, Fabio Pecchia (Parma) e Paolo Vanoli (Venezia poi Torino). I voti sono stati raccolti dal segretario della Lega di serie B, Alberto Monguidi, che ha stilato la classifica definitiva che ha visto un plebiscito intorno al nome dell’allenatore dallo stile british. Al secondo posto si è piazzato l’ormai ex allenatore nerazzurro Simone Inzaghi che, secondo il vice presidente dell’Inter Javier Zanetti, ha dei punti in comune con Simoni nella gestione dello spogliatoio. Per motivi organizzativi e logistici _ legati ai continui e ravvicinati impegni di Ranieri con la Roma in campionato e in Coppa _ e successivamente a causa del periodo calciomercato e di ferie estive, per il momento non è stato possibile effettuare la cerimonia di consegna della Torretta di San Siro, il simbolo ispirato ai valori più sinceri del calcio, al mister capitolino. Oltretutto a metà dicembre 2024, contestualmente al periodo in cui gli allenatori avevano espresso il loro voto per Ranieri all’epoca non ancora tornato a guidare la formazione giallorossa, si è consumata l’elezione del presidente della Lega di serie B che ha visto il passaggio di consegne tra Mauro Balata e Paolo Bedin, già segretario sino al 2017 ed ex direttore generale della Lega Pro eletto alla terza votazione dall’assemblea che si è tenuta a Milano. I molteplici impegni istituzionali del neo presidente _ che ha manifestato l’intenzione di proseguire nell’assegnazione del premio Simoni, affinché anche le nuove generazioni, che non hanno conosciuto direttamente il principe degli allenatori, possano comprendere l’importanza di certi valori senza tempo e senza età apprezzando la lealtà, l’onestà, la correttezza e l’integrità morale _ sommati a quelli sportivi del vincitore dell’edizione 2024 non hanno trovato al momento un punto d’incontro.

Ma intanto Gianfranco Fasan sta lavorando già all’edizione 2025 per individuare il tecnico che per carattere, indole, atteggiamento, modo di fare, comportamento in panchina possa essere degno di ricevere la Torretta di San Siro. Tra i nomi al momento più gettonati ci sono quelli di Davide Nicola, ex tecnico del Cagliari e attualmente alla Cremonese (club che ha eletto Simoni ad allenatore del Secolo) che il mister gentiluomo allenò quando militava nel Torino, Marco Baroni, ex tecnico della Lazio oggi al Torino (due società a cui Simoni era molto legato), Alberto Gilardino, ex Genoa e oggi al Pisa, che Simoni fece esordire in serie A e per la serie B, Fabio Grosso (tecnico del Sassuolo e al secondo campionato cadetto conquistato). Nei primi giorni d’ottobre probabilmente inizieranno le consultazioni per definire a dicembre il vincitore e organizzare al meglio la premiazione probabilmente, nella circostanza, nella sede della Lega di serie A a Milano come avvenne per l’edizione 2022 quando a ricevere la Torretta di San Siro fu l’allora tecnico del Milan, Stefano Pioli.
Gigi Simoni aveva iniziato la sua carriera di calciatore nel settore giovanile della Fiorentina di Bernardini, quella del primo scudetto (1956) e ha vissuto per quasi 30 anni a Marina di Pisa con la moglie Monica Fontani, ex giornalista del quotidiano Il Tirreno e il figlio Leonardo, oggi osservatore di punta dell’Inter.