Le stelle dello sport praticato in campo o in panchina, diretto a livello arbitrale, vissuto come dirigente o raccontato sulla carta, in radio, in tv e sul web in passerella lunedì 1 settembre in piazza della chiesa a Cascina per l’edizione numero 50 del Pulcino d’Argento e la seconda del premio “Lealtà allo sport” intitolato alla memoria di Gigi Simoni. Organizzata dal 1975 dalla Polisportiva Pulcini Misericordia Cascina e dal suo factotum Roberto Fiorentini _ omaggiato con il Pulcino d’oro, consegnatogli dal Governatore della Misericordia di Cascina, Emilio Paganelli e con una targa-ricordo dal sindaco di Cascina, Michelangelo Betti _ la manifestazione dei 50 anni è stata un’edizione ripresa integralmente e in diretta sull’emittente Tv Canale 50 e presentata dall’ottima Eva Marcello (50Canale) con lo speaker del Pisa Marco Guidi (Punto Radio). Dopo la vittoria nella prima edizione di Gianluca Pagliuca una delle colonne dell’Inter di Ronaldo che mister Simoni portò alla conquista della Coppa Uefa, primo trofeo dell’era di Massimo Moratti, e che aveva con il tecnico di Crevalcore una perfetta sintonia di vedute e un rapporto di stima e affetto stavolta l’importante riconoscimento è andato a una giovane promessa toscana del calcio: Lorenzo Tosto, classe 2006, difensore centrale dell’Empoli e che, nella scorsa stagione, ha debuttato in serie A nella vittoriosa trasferta degli azzurri in casa della Juventus nei quarti di finale della Coppa Italia. Una decisione ponderata quella che ha visto trionfare Tosto perché Gigi Simoni _ l’unico tecnico italiano capace di di vincere sette campionati di serie B (record assoluto di ogni epoca quasi impossibile da eguagliare) _ credeva molto nei giovani e ne ha lanciati centinaia in serie A e tra questi un futuro campione del Mondo come Alberto Gilardino quando il tecnico originario di Crevalcore guidava il Piacenza. A premiare Lorenzo Tosto _ figlio di Vittorio, ex calciatore di Empoli, Fiorentina, Salernitana, Piacenza, Avellino, Sampdoria, Ascoli, Napoli e altre compagini disputando 500 partite tra a A e B, e che aveva avuto Gigi Simoni come tecnico a Napoli nella stagione 2003-04 _ è stato proprio Leonardo Simoni, il figlio del mister e oggi osservatore della prima squadra dell’Inter e che gode di stima e fiducia incondizionata da parte del tandem Marotta-Ausilio, a consegnare il trofeo a Lorenzo Tosto che aveva già visto giocare in nazionale giovanile. “Mio padre ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani e sarebbe stato felicissimo di vedere che un premio che porta il suo nome è andato a una promessa del futuro. Oltretutto tra mio padre e Vittorio, babbo di Lorenzo, c’è sempre stato un bel feeling anche dopo la parentesi di Napoli. C’era gande affetto e stima e hanno avuto modo di rivedersi in più di un’occasione. Auguro a Lorenzo che questo premio gli porti fortuna e sia soltanto il primo di una lunga serie di una carriera luminosa”.

Felice ed emozionato Lorenzo Tosto, sotto lo sguardo di babbo Vittorio e alla presenza di Monica Fontani, moglie del grande mister, ha ringraziato per l’inatteso riconoscimento e promesso che farà di tutto per meritare l’attenzione rivolta nei suoi confronti ed essere degno del premio Simoni: “L’obiettivo di questa stagione è dare il mio contributo per riportare l’Empoli in serie A cercando di migliorarmi partita dopo partita. Ringrazio la famiglia Simoni per aver pensato a me e auguro a Leonardo le migliori fortune nel suo lavoro all’Inter”. Una stretta di mano con abbraccio finale tra i due giovani _ autentica prosecuzione nella carriera dei loro genitori anche se angolazioni diverse _ ha sancito un momento commovente e toccante della serata sottolineato dagli applausi degli e oltre 300 spettatori. I volti puliti e sinceri dei due giovani avrebbero fatto decisamente piacere a Gigi Simoni che nei suoi oltre 60 anni di calcio ha impartito con modestia e signorilità lezioni di stile e valori fondamentali come l’onestà, la franchezza e la sincerità in un mondo, e il calcio non fa eccezione perché è lo specchio della vita, pieno di falsità, ipocrisia e opportunismo. Sul palco una serie di grandi campioni primo tra tutti Stefano Tacconi, 68 anni, a cui è assegnato l’ambitissimo riconoscimento “Una vita per lo sport”. Perché il portiere-mito della Juventus e della Nazionale ha parato anche la malattia e si è presentato sul palco raccontando come sia riuscito, con l’affetto dei familiari, a uscire dalla terapia intensiva e ricominciare a deambulare. Pulcino d’argento al cascinese Filippo Macchi, 23 anni, ormai da qualche tempo la stella più brillante della scherma italiana nel firmamento internazionale e a Gianluca Manganiello, 43 anni, arbitro di calcio di Serie A, nonché il primo direttore di gara ad aver annunciato al pubblico di Como-Lazio, domenica 24 agosto, la decisione presa dopo la revisione al Var. il 50° Fischietto d’argento (arbitro debuttante in A) è andato a Valerio Crezzini, 32 anni, della sezione di Siena, che l’11 maggio scorso ha debuttato in Udinese-Monza, il 48° Microfono d’Argento (Sport e giornalismo) è andato a Simona Rolandi, 52 anni, notissimo volto Rai e conduttrice della Domenica Sportiva, e la 46a Penna d’argento a Filippo Cornacchia, dal 2022 giornalista de La Gazzetta dello Sport, assente però per motivi di lavoro. Oltre a questi “big”, a tenere alta l’attenzione dei presenti nelle due ore di serata, c’erano anche altri apprezzati personaggi, che sul nutrito palco hanno ricevuto premi “alla memoria” come il 26° premio Romeo Anconetani, andato ad Alberico “Chicco” Evani e il 10° premio Fabio Fiorentini, a Maurizio Matteoli, ex presidente provinciale Figc. E ancora il 33° premio Arnaldo Carpita, al vice capiservizio de La Nazione di Pisa Saverio Bargagna, nato professionalmente a Cascina, il 24° premio Simone Redini, al giovane calciatore del Pontedera Andrea Coviello, classe 2006, e il 5° premio Franco Paternesi, all’ex bandiera del Cascina (e del Pontedera), Tiziano Ferrini. Premiati anche Alessandro Calori, ex calciatore, tra le altre, del Pisa, Gianluca Noto, emergente arbitro Aia Pisa, Roberto Palermo, presidente Aia Pisa, Riccardo Silvestri, direttore area comunicazione Pisa, Simone Cardullo, presidente regionale Coni, Tiziano Reni, presidente Aia Toscana, Eva Ceccarelli, atleta Fipav paraolimpica, Alice Pazzaglia, campionessa di sci alpino e le squadre di tennis tavolo di Cascina e di beach soccer Lenergy Pisa, campione d’Italia e il calciatore nerazzurro Francesco Coppola l’anno scorso alla Vis Pesaro.

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