Incontro a sorpresa sabato 30 novembre tra il sindaco di Empoli, Massimo Marconcini, e la famiglia Simoni che stava visitando la cittadina toscana, dove il mister ha allenato nella stagione 1988-89, per ammirare lo splendido mercatino e gli addobbi natalizi. Marconcini, grande tifoso nerazzurro e che nel suo personale Pantheon di allenatori della Beneamata ha un posto certo e fisso per Gigi da Crevalcore, durante il giro serale nella sua cittadina tramiti l’amica comune, Katia Di Leonardo, ha incontrato Monica Fontani e il figlio Leonardo, attuale osservatore della prima squadra dell’Inter. Un momento bello e sentito con la moglie del mister che ha regalato al primo cittadino di Empoli la biografia “Simoni si nasce” che ha venduto oltre tremila copie. Marconcini sul suo profilo Facebook ha ricordato l’incontro sottolineando la figura del Signore della Panchina: “Non ho mai perdonato a Massimo Moratti l’esonero di Simoni nel novembre del 1998 con la squadra che, dopo una partenza non brillantissima, aveva ottenuto un doppio successo: in Europa contro il Real Madrid e in Italia contro la Salernitana. E soprattutto in considerazione della precedente stagione 1997-98 quando Gigi ci aveva regalato la Coppa Uefa con l’epica finale a Parigi (3-0 alla Lazio) con reti di Zamorano, Zanetti e Ronaldo, primo trofeo della presidenza Moratti e che molto incise sull’assegnazione del pallone d’oro al Fenomeno. Ma Gigi per noi interisti e per gli sportivi autentici in quella stagione aveva vinto anche lo scudetto. Me lo ricordo come fosse oggi quel 26 aprile 1998 la sua incazzatura in una partita nella quale il vistoso fallo di Iuliano sul Fenomeno fu soltanto l’ultimo di una lunga serie di assurdità. Ieri sera ho rivissuto con la signora Monica e con Leonardo alcune tappe salienti di questo splendido allenatore nonché vero Signore che seppe accettare con eleganza assoluta quell’esonero ingiusto, proprio lui che aveva subito un torto enorme per i colori nerazzurri. Un esonero, è giusto puntualizzare, del quale il presidente Moratti si è poi pentito e non perde occasione per ribadirlo. Per me Simoni è un’icona bella del calcio, un uomo con una carriera da giocatore di tutto rispetto e che da allenatore ha fatto cose incredibili e quando è arrivata la grande occasione ha saputo vincere in Europa un trofeo che, a quei tempi, era indubbiamente più di valore rispetto all’attuale Europa League. Ringrazio Monica e Leonardo per il libro che mi hanno regalato sulla vita del mister che leggerò volentieri e della bella chiacchierata allietata anche dall’incontro con l’assessore Valentina Torrini, anche lei grande interista, Alessio Mantellassi e il fotografo Gianni Nucci in una Empoli natalizia”.