20 Dic 2018

Simoni Si Nasce presentato a Fasano

Entusiasmo alle stelle giovedì 20 dicembre 2018 a Fasano per l’ospite d’onore del Natale nerazzurro. Gigi Simoni ha presentato la sua biografia al teatro sociale di Fasano in provincia di Brindisi. Un evento atteso con una platea gremita di tifosi dell’Inter, ma soprattutto di giovani che hanno ascoltato in silenzio le parole del tecnico gentiluomo, il primo a vincere un trofeo nell’era di Massimo Moratti nella stagione 1997-98: la Coppa Uefa al Parco dei Principi di Parigi contro la Lazio. A presentare la serata il giornalista di Telefaso, Mimmo Capozzi, che ha coinvolto sul palco – oltre ad uno degli autori del volume di oltre 330 pagine, Luca Tronchetti, redattore de Il Tirreno – anche due protagonisti di quella splendida stagione: Francesco Moriero e Francesco Colonnese. Un evento importante per il giovane Inter Club Giacinto Facchetti di Fasano presieduto da Lello Cinqui che da tre anni organizza serate a tema caratterizzate dall’attaccamento alla maglia nerazzurra. “Simoni si nasce”, è una biografia particolare: è un vademecum per le generazioni future, affinché si ricordino i veri valori su cui è fondato lo sport in generale e il calcio in particolare. Bastano pochi numeri per capire la grandezza del personaggio Simoni: 14 promozioni (7 da allenatore in serie B, record di ogni epoca), una Coppa Uefa con l’Inter e un torneo anglo italiano con la Cremonese. “Basta leggere questo libro per capire che il romanticismo nel calcio c’è e chi lo ha interpretato a pieno ha lasciato un segno ancora più profondo” ha detto Capozzi durante l’introduzione alla serata a cui ha partecipato, a sorpresa, anche il giornalista milanese Elio Corno, divenuto ormai fasanese di adozione, per molti anni responsabile della pagina sportiva de Il Giornale e ospite (sino alla stagione calcistica 2012/2013) alla trasmissione Il Processo del Lunedì, noto per essere un giornalista tifoso dell’Inter. In un’ora di racconto scivolato via in un batter d’occhio è stata ripercorsa la carriera unica di Simoni: sessant’anni nel calcio prima da giocatore (un’ala imprendibile che faceva coppia nel Torino con il grande Gigi Meroni), poi da allenatore vincente e infine da dirigente sportivo con la doppia promozione con il piccolo Gubbio (dalla C2 alla B) e per ultimo da presidente della sua amata Cremonese che lo ha eletto allenatore del Secolo. Inevitabili le domande sul Fenomeno Ronaldo e i paragoni con il CR7 in maglia bianconera. “Io mi tengo il mio Ronnie” ha tagliato corto mister Simoni ricevendo applausi a scena aperta. Brillanti e divertenti i siparietti con Moriero e Colonnese, due pupilli del tecnico di Crevalcore, che hanno raccontato l’umanità di un allenatore che ha saputo gestire un gruppo di campioni con intelligenza e buonsenso quello che oggi manca nel calcio italiano. “Infondeva serenità nei momenti di tensione e sapeva cogliere il meglio da ognuno di noi” ricorda Colonnese che deve a Simoni la sua carriera: il lancio nella Cremonese e poi l’approdo in uno dei club più titolati al mondo. I riferimenti a Calciopoli e a quel 28 aprile 1998 al comunale di Torino con quel rigore negato a Ronaldo non sono mancati. Quel “Si vergogni” con l’ingresso in campo del mister gentiluomo è diventato un cult per gli interisti di tutto il pianeta. Una protesta vibrante, ma educata com’è nello stile dell’allenatore che ha vissuto in un ambiente complicato come il calcio senza mai snaturarsi e sempre con la schiera dritta e grande dignità. “Già arrivando allo stadio si respirava un’aria strana come se qualcosa di grave sarebbe accaduto da lì a poco” ricorda Moriero che, come molti interisti, ritiene che quello scudetto doveva essere cucito sulle maglie dell’Inter. Al termine gli organizzatori hanno premiato i partecipanti sul palco. Poi la serata si è spostata al ristorante Capatosta Montalbano di Fasano dove un centinaio di supporters hanno partecipato alla cena sociale che ha visto protagonisti Simoni, accompagnato alla moglie Monica Fontani e dal figlio Leonardo, che somiglia al mister come una goccia d’acqua, Moriero e Colonnese. Allegria, foto, autografi, divertimento e al termine il taglio della torta nerazzurra con una riproduzione in miniatura della Coppa Uefa consegnata all’allenatore della grande Inter di Ronaldo. Un momento indimenticabile per chi ha l’Inter nel cuore. Prima di ripartire per la sua Pisa, Simoni ha visitato Alberobello, accompagnato dagli organizzatori, ha visitato la cittadina di Alberobello fermandosi all’interno dei caratteristici trulli, la tipica costruzione conica in pietra a secco tradizionale della Puglia centro-meridionale.