18 Dic 2017
Simoni Si Nasce presentato all’Inter Club Belli de’ Roma
Una serata indimenticabile quella organizzata dall’Inter Club Belli de’ Roma lunedì 18 dicembre 2017 al Ristorante Wood in via Tuscolana 1259 in occasione della seconda edizione del Natale neroazzurro. Acclamato ospite d’eccezione della serata è stato l’ex allenatore della Beneamata, Luigi Simoni, che ha raccontato e si è raccontato attraverso la sua biografia Simoni si nasce in compagnia di due degli autori del libro, Luca Carmignani e Luca Tronchetti. Una serata speciale con una cena a cui hanno preso parte oltre trecento tifosi e che è stata ravvivata dal folklore degli Stornelli Romaneschi, dalle performance delle splendide ballerine brasiliane e dalla classica gag della “torta in faccia” al termine della manifestazione organizzata in maniera impeccabile dal presidente del club Fedele Maurano e da un direttivo che non sbaglia un colpo composto dal segretario Danilo Rocca e dal vice presidente e relatore della serata Alberto Ambrosino. Nel corso della presentazione del libro, Ambrosino ha ricordato Gigi Simoni e la vittoria della Coppa Uefa della stagione 1997 – 1998 al Parco dei Principi a Parigi battendo 3-0 la Lazio. E il mister gentiluomo ha svelato un retroscena: “Non ho nessuna foto di quella sera – ha rivelato nel corso dell’intervista il gentleman della panchina – perché Moratti mi aveva confessato che aveva contattato Zaccheroni e non me la sono sentita di festeggiare”.
Della sua lunga ed eccezionale carriera il mister della prima vittoria dell’era Moratti ricorda volentieri gli esordi con la Fiorentina: “Sono arrivato a Firenze a 16 anni nella squadra che sarebbe diventata campione d’Italia. Ho seguito gli insegnamenti di Julinho, Chiappella e Segato. Sono rimasto per quattro anni e lì ho costruito la base per il mio futuro. Poi ho giocato con il Mantova e sono stato ceduto in prestito al Napoli in Serie B, dove ho vinto il campionato e la Coppa Italia. Dopo il rientro in Lombardia, ho militato tre anni nel Torino, prima di trasferirmi alla Juventus dove ho disputato solo undici gare perché mi sono infortunato. Sono orgoglioso perché ho calcato i campi della Serie A e per conquistato 4 titoli da giocatore e altri 7 da allenatore”.
Non poteva mancare un ricordo sulla celebre sfida contro la Juventus della stagione 1997 – 1998, passata alla storia per le polemiche legate all’arbitraggio di Piero Ceccarini: “Nei precedenti incontri sono successi errori clamorosi. Sapevamo che dovevamo vincere con le nostre forze e al tempo stesso eravamo consapevoli che si sarebbero potuti v verificare nuovi episodi. I loro dirigenti erano venuti per festeggiare e posso dire che erano senza dignità. Tutti i commenti e le frasi che ho detto corrispondono alla verità. In quella settimana si era parlato degli arbitri, è stato difficile accettare le parole dei giocatori e di Lippi che disse cose senza senso”. Tifosi entusiasti e divertiti da alcuni aneddoti riguardanti Ronaldo e Taribo West: “Il brasiliano era un bravo ragazzo e tutti i suoi compagni gli volevano bene. Non ho mai dovuto alzare la voce con lui, ma allo stesso tempo gli ho dovuto concedere qualcosa. Gli ho permesso di bere la Coca Cola. Il difensore nigeriano invece era molto affezionato a me, dormiva nella camera vicino alla mia. Trascorreva molto tempo al telefono con i suoi parenti che gli chiedevano soldi e questa cosa lo faceva arrabbiare. Bussavo alla sua porta per farlo calmare. Quando segnò contro l’Atalanta mi spinse vicino a una vetrata. Per evitare una circostanza simile in futuro chiesi al gruppo di esultare con lui”.
A proposito dell’Inter attuale, Simoni si è soffermato su Spalletti e i cinesi: “Non seguo le vicende societarie, ma amo guardare le partite. Moratti ha fatto tanto per l’Inter. Luciano è un grandissimo allenatore e ha molta esperienza, ma non dovrebbe imporre le cose. Quando parla dovrebbe abbassare i toni. Si fa presto a perdere il gruppo, devi avere sempre un riguardo particolare per giocatori più rappresentativi. Lui lo fa in modo pesante e questo mi fa paura”.
Infine ha rivelato quali sono i suoi allenatori modello e ha espresso la propria soddisfazione per il fatto che alcuni giocatori che ha allenato, siano diventati tecnici: “Io mi sono ispirato a Rocco, Fabbri e Herrera. Sono contento che mi abbiano seguito”. L’ampio spazio dedicato al testo è stato chiuso dall’intervento di Luca Tronchetti e Luca Carmignani che hanno tracciato un ritratto di Simoni legato alle sue doti umane e professionali sottolineando alcune caratteristiche che contraddistinguono il tifoso neroazzurro e coincidono con i valori del signore della panchina: l’onestà, la sportività e il forte sostegno nei confronti dei loro beniamini.
Le tipiche canzoni della tradizione capitolina e lo spettacolo di samba brasiliana hanno caratterizzato una festa davvero unica e pirotecnica. Forte emozione, ha suscitato la telefonata poco dopo le 23 di Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto e presidente onorario del club, che si è scusato per non aver potuto partecipare alla festa e ha dato appuntamento a una prossima occasione. I soci, in perfetto clima natalizio, hanno cantato l’ormai celebre “Inter Bells”, e hanno partecipato alla lotteria benefica, caratterizzata da ricchi premi come le maglie ufficiali autografate da Skriniar, Borja Valero, Gagliardini, Perisic e Candreva, dai gadget ufficiali del club e prodotti enogastromici. Il ricavato della serata, pari a 1300 euro, è stato devoluto all’associazione “Amici di Marco D’Andrea Onlus”, che assiste i bambini ricoverati nel reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Al termine della festa, il presidente Maurano, ha consegnato la tessera onoraria a Luigi Simoni, ex allenatore della Beneamata. Un momento fondamentale della serata immortalato dal socio Leonida Pignatelli fotografo ufficiale del club Belli de’ Roma e che con i suoi clic ha reso immortale l’evento.