27 Apr 2018

Simoni Si Nasce presentato a Seren del Grappa

Giornata trionfale quella di venerdì 27 aprile 2018 per Gigi Simoni ospite prima della libreria Quattro Sass di Seren del Grappa (Belluno) e successivamente della birreria Pedavena sempre in provincia di Belluno, la più antica e famosa d’Italia. Al centro del duplice incontro la presentazione della sua fatica letteraria: il libro biografia “Simoni si nasce” giunto alla seconda edizione. Perfetta, come al solito, l’organizzazione del doppio evento da parte del presidente dell’Inter Club Fener “Massimo Moratti”, Andrea Tolaini (originario della Garfagnana), coadiuvato dal presidente dell’Inter Club Cornuda “Sandro Mazzola”, Emanuele Pellizzon. Accompagnato, com’è ormai consuetudine, dagli autori Luca Tronchetti e Luca Carmignani, Simoni si è presentato alla libreria Quattro Sass, 4mila libri in 250 metri quadri espositivi con angolo per bambini e caffetteria sotto la direzione appassionata e competente di Silvano De Boni, alle 18 in punto. Assieme al tecnico gentiluomo anche l’ex calciatore dell’Inter, Massimo Paganin, che Simoni ha avuto con sé pochi mesi, e il giornalista Enzo Palladini, ex Corriere dello Sport-Stadio e attualmente giornalista di punta di Mediaset Premium, che nella circostanza ha presentato l’ultima sua fatica letteraria: un libro sulle gesta del “Chino” alias Alvaro Recoba dal titolo “Dimmi chi era Recoba”. Di fronte a una platea di una sessantina di persone di tutte le età la presentazione dei due libri ha dato spunto a interessanti riflessioni e approfondimenti che il moderatore dell’evento, l’ottimo anchorman televisivo Nicola Maccagnan, è riuscito a tirar fuori dai protagonisti. Dai problemi legati ai settori giovanili che, per Simoni, andrebbero potenziati con strutture e istruttori all’altezza della situazione a quelli del dopo-carriera dei calciatori professionisti con Massimo Paganin, delegato Aic e braccio destro di Damiano Tommasi, incaricato proprio dall’Assocalciatori di occuparsi di corsi di formazione in grado di aiutare gli ex giocatori ritiratisi a migliorare le loro conoscenze e dirigersi in ambiti lavorativi per una ricollocazione nel mondo del lavoro. Dice Paganin: “Ci sono alcuni colleghi che finita la carriera si trovano in gravi difficoltà economica. Mi riferisco soprattutto al 70% dei professionisti che giocano in serie C e che non hanno guadagni tali da potersi permettere, attaccate le scarpette al chiodo, di non trovare un altro sbocco professionale. E’ necessario inculcare specie nei giovani che si affacciano al mondo del calcio professionistico che la carriera dura al massimo 15-18 anni e poi la vita va avanti: gli applausi, i tifosi, il pallone spesso scompare perché non tutti possono ricollocarsi come allenatori o dirigenti sportivi”. Simpatico il siparietto di Simoni su Recoba. “Un talento straordinario. Pensate che quando ero a Napoli lo andai a vedere in Uruguay e lo suggerì a Ferlaino. Poi me lo sono trovato nell’Inter. Il suo problema? Era un pochettino indolente. Se avesse lavorato di più sarebbe diventato un grandissimo campione. Lui ha risolto la mia prima partita di campionato alla guida dell’Inter. Entrò e fece due gol con il Brescia a San Siro. Mi evitò l’esonero dopo 90 minuti. Con me giocava e non giocava. Quando lo mettevo in campo dall’inizio e gli dicevo di stare a sinistra lui rispettava le consegne per 5 minuti e poi puntualmente si accentrava sovrapponendosi a Ronaldo. Quando era in giornata era decisivo e risolveva le partite, quando non era in giornata giocavi con un uomo in meno”. Al termine foto ricordo e tanti autografi per i protagonisti. Alle 21 la comitiva si è spostata alla birreria Pedavena, la più grande d’Italia, per la festa di fine anno dell’Inter Club Fener e dell’Inter Club Pedavena. Presenti circa 130 tifosi in delirio per il signore della panchina, tra i più amati allenatori della formazione nerazzurra. Tra gli ospiti della serata anche Giandomenico Salvadori, 26 anni, feltrese, portacolori delle Fiamme Gialle, olimpionico dello sci di fondo. Musica, allegria, divertimento con le immagini dei trionfi dell’Inter di Simoni – la splendida Coppa Uefa al parco dei principi del maggio 1998, 3-0 con la Lazio – e la “maledetta” partita con la Juventus legata all’arbitraggio a senso unico del signor Ceccarini di Livorno. Alla fine premi per tutti con la pergamena di socio onorario dell’Inter Club Fener consegnata, assieme a prodotti tipici del luogo, a mister Gigi Simoni. Dulcis in fundo la lotteria con il primo premio – la nuova maglia dell’Inter 2018-2019 – finito, neanche a farlo apposta, proprio al numero uno della serata: mister Simoni. Al termine della serata sono stati donati 500 euro al reparto Pediatria di Feltre. La mattina successiva Simoni è stato ospite del Bar Picinin di Belluno, sezione collegata dell’Inter Club Fener. Lì è stato intervistato da Loris Furlan, pubblicista e innamorato della Beneamata, ripercorrendo le tappe della sua splendida e davvero unica carriera: sessantadue anni di grande calcio sempre vissuti a testa alta e senza scendere a compromessi. E’ mai titolo di un libro fu così azzeccato, perchè Simoni si nasce per davvero.